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Aggiornate le Tabelle di Milano sulla liquidazione del danno non patrimoniale: quali novità?

L’Osservatorio sulla giustizia civile di Milano ha recentemente aggiornato le Tabelle per la liquidazione del danno non patrimoniale che, come sovente precisato dalla Corte di Cassazione, devono costituire per il Giudice un criterio guida nella valutazione e determinazione degli importi dovuti a titolo di risarcimento. Il ricorso al sistema tabellare garantisce non solo che la liquidazione giudiziale sia effettivamente commisurata alle peculiarità del caso concreto ma anche l’uniformità e prevedibilità delle decisioni sul territorio nazionale. Ma come opera il Giudice nella applicazione delle Tabelle ai fini della liquidazione del danno non patrimoniale? Con il metodo tabellare viene assegnato un valore monetario, una sorta di punteggio espresso in percentuale, alla lesione occorsa al danneggiato. Tale valore, associato al parametro dell’età del soggetto, fornisce una quantificazione base del c.d. danno biologico al quale può essere applicato – se dimostrato – un aumento percentuale dovuto alla sofferenza interna patita dal leso, c.d. danno morale.

Al valore così quantificato può essere applicata un’ulteriore percentuale di aumento, nella misura stabilita dalle Tabelle, corrispondente alla cosiddetta personalizzazione del danno, che consente di tener conto, nella liquidazione del danno, di circostanze particolari del caso concreto. Questo meccanismo consente di quantificare economicamente quella ulteriore incidenza che può avere, ad esempio, la medesima lesione al tendine della mano occorsa ad un pianista rispetto ad un impiegato di banca.

Tra le novità più interessanti introdotte dall’aggiornamento delle Tabelle milanesi, vi è l’introduzione di criteri orientativi per la liquidazione del danno da mancato/carente consenso informato in ambito sanitario, la cui liquidazione, secondo i diversi gradi di entità del pregiudizio indicati dalle stesse tabelle, può spaziare dai 1.000 ai 20.000 Euro. Da evidenziare che per l’elaborazione di questi criteri, l’Osservatorio ha esaminato ed analizzato oltre duecento sentenze che decidevano controversie nell’ambito della colpa medica pronunciate nell’ambito dell’intero territorio nazionale.

Altra novità rilevante è stata l’introduzione di un nuovo quesito medico-legale, finalizzato principalmente a sollecitare il medico legale nell’indagine su vari aspetti collegati alla lesione in sé per sé nonché, ad esempio, sulle attività della vita quotidiana limitate o precluse dalla lesione stessa.

Non rappresenta una novità rispetto alla versione precedente ma è stato comunque oggetto di un interessante intervento da parte dell’Osservatorio il danno da perdita o lesione del rapporto parentale: vengono aggiornati in particolare i valori soglia corrispondenti al grado di parentela (genitori, figli, fratelli, nipoti, coniugi, conviventi, membro dell’unione civile) con la vittima.